La stanza è da sempre il luogo mentale, l’attitudine a porre in relazione oggetti e persone, l’affinamento della sensibilità a disporre elementi, la sfida a suscitare contrasti in armonia. La stanza è ovunque si crei questa condizione.
Prima era a Torino, in un rettangolo bianco, luminoso con alte finestre che davano su una lingua di giardino, ora la stanza è a Milano nel cortile di Alzaia Naviglio Grande 42.
Abito, abitare, avere abitudini hanno la stessa radice etimologica perché è lo stretto legame tra il corpo, il luogo e il costume che dà origine all’identità, alla consapevolezza, anche collettiva, della propria individualità e personalità.